martedì 15 luglio 2008

a cena con Vinili - 14/07/08





Che è Lunedi sera... aspetto l' amico Davide Vinili per cena. Nonostante il 14 Luglio sembra che l'estate sulla costa Toscana si sia fermata per qualche ora... Piove a spilli, e arriva un buon vento dalla finestra di cucina dove “le donne nascondevano il vino”.
Ho voglia di dischi classici.. e per quello che sto cucinando penso siano più che adatti.
Davide è un amico che da soddisfazione quando cucino. Sa mangiare e sa tenere compagnia al vino come il vino tiene compagnia ai romantici. Il menù prevede una piccola entratina con speck dell'alto adige e tomino passato alla griglia, niente a che vedere col menù ma non lascia andare da solo il primo bicchiere di vino, mentre aspettiamo la cottura del pesce, parlando di Leonard Cohen che tra non molto suonerà dalle nostre parti.

L'antipasto prevede:
Carpaccio di orata.
Ingredienti e preparazione:
filetti di orata, due limoni (Barotti), noci, pomodori pachino, prezzemolo, sale, pepe e papavero.
Stendere i filetti di orata in un piatto, spremere i due limoni sui filetti, aggiungere un pizzico di sale, pepe, e spolverare con prezzemolo, papavero e le noci tritate. Tagliare a metà i pomodori pachino, posizionarli a cerchio e mo' di orologio sul piatto. Coprire il tutto con una pellicola e lasciare in frigo per circa 30 minuti.
Disco consigliato per la preparazione
Slow New York - Richard Julian.
A seguire...
Trota alla Valdostana
2 trote, un gambo di sedano, cipolla e una carota. Uvetta, un bicchiere di aceto, burro, farina,
scorza di limone, foglie di alloro e salvia, rosmarino, aglio, brodo vegetale sale e pepe.
Tritare il gambo di sedano la carota e la cipolla, far rosolare in olio di oliva insieme all'aglio, aggiungere salvia rosmarino e alloro. Lasciare andare per un po', mettete le trote lavate e pulite. Dopo qualche minuto è tempo del bicchiere d'aceto... far cuocere a fuoco basso aggiungendo il brodo vegetale di tanto in tanto. Girare le trote dalle due alle tre volte durante la cottura, aggiungere l'uvetta lasciata in acqua calda per 10 minuti precedentemente. Far andare... fare andare... sale e pepe, poco dopo togliere le trote e posizionarle nel piatto. A parte lavorare una noce di burro con un po' di farina. Metterlo in padella col resto per rendere il tutto più omogeneo... ancora un minuto e poi stendere la salsa sulle trote. Portate in tavola.
Tempo di preparazione 30/35 minuti
disco consigliato per la preparazione
The Pull – Kreg Viesselman
Riguardo il vino certamente un bianco andrebbe a nozze col menù ma... sai com'è? noi toscani con la voglia rosso. E stasera ho voglia di rosso! Ci beviamo un vino Syrah dal sud della Francia – Valmont.
Dischi consigliati per la cena:
Modern times di Bob Dylan che azzecca l'agrodolce della nostra trota, un po' di Last Waltz della Band “tanto per dire” come direbbe Bitti. A seguire ci sciogliamo le orecchie con le canzoni di Domenico Modugno. Intuiamo che lui insieme a Lucio Battisti sono stati i veri pionieri della rivoluzione nella canzone italiana. Raccontiamo aneddoti e mi emoziono riascoltando “malarazza” o “strada n'fosa” di Modugno.
La serata scorre.... cibo, vino e musica si mescolano a coronare e impreziosire la buona compagnia.
Vien da sorridere poco prima del sonno....
nelle foto:
preparazione al menù e un limone Barotti




5 commenti:

ciciuxs ha detto...

fantastico!
sul palco o in cucina il barotti regala solo emozioni!

)Wendy( ha detto...

che gusto! ^^
bravo ste :)

)Wendy( ha detto...

mi inviti?????? daaaaiii!

Anonimo ha detto...

Ottima la trota...io farei rinsavire le uvette in un brandy riserva, invece che nell'acqua calda...il contrasto con l'aceto sarebbe degno dei suoni di un Marc Ribot in un disco di Tom o anche in "August" di Sarah Jane Morris, che si accompagnerebbe bene con un Rossese di Dolceacqua, perchè giustamente la trota vuole il rosso. Acquolina in bocca, Ste!

Vale ha detto...

..il primo pensiero è stato "mmhmm..mi inviti a cena quando..??" immagino non sia la cosa più originale..ma mi è sembrata una gran bella pensata visto il menù!..cuoco e musicista, come poeta e pescatore.L'arte e il cibo..non è un accostamento che stona!..ti ho già apprezzato come musicista, una volta o l’altra dovrò sperimentarti come cuoco..